Idroforesi

L'idroforesi si basa su diversi noti principi fisici dell'applicazione di correnti elettriche pulsate ai tessuti biologici per veicolare farmaci nei tessuti: ionoforesi, elettroforesi, elettrosmosi, potenziale di streaming.

Il sistema schematicamente e' costituito da un generatore di corrente computerizzato, da un elettrodo dispenser che polarizza la soluzione farmacologica, da un elettrodo passivo e dal tessuto biologico, che rappresenta la resistenza al passaggio della corrente.

Le caratteristiche fisiche della corrente utilizzata (corrente pulsata, monodirezionale, di forma triangolare, con andamento sinusoidale, a frequenza variabile) vengono modulate dal microprocessore del generatore in funzione del tipo di applicazione clinica necessaria.

Cosi' si attivano i canali di membrana con cicli di apertura e chiusura permettendo al farmaco polarizzato nell'elettrodo dispenser di penetrare all'interno delle cellule.

In questo modo il farmaco in forma molecolare non ionica puo' penetrare all'interno della cellula a differenza della ionoforesi.

Per eliminare la dispersione superficiale del farmaco, come avviene con la crioelettroforesi, la miscela farmacologica attiva viene dispersa in un veicolo di gel di agarosio e si aggiungono inoltre acceleratori della mobilita' elettroforetica, cosi' da avere la forza ionica ottimale per il trasporto dei principi attivi.

L'idroforesi quindi basandosi sulla mobilita' elettroforetica delle molecole, sul flusso elettrosmotico e sul potenziale di streaming attivato dalla corrente utilizzata, riesce a far giungere per via transcutanea i farmaci direttamente sul tessuto bersaglio dove svolgeranno la loro azione.

Il tutto con notevoli vantaggi rispetto ai tradizionali meccanismi di base della farmacodinamica e farmacocinetica dei singoli farmaci veicolati per via tradizionale.

Superando inoltre i limiti dovuti alle varie condizioni patologiche locali come ad esempio nel caso delle lesioni capsulolegamentose della caviglia: la diminuzione della perfusione tessutale con il rallentamento del circolo.

Infatti l'idroforesi assicura la certezza che il farmaco attivo arrivi nella zona patologica aumentando quindi nettamente la biodisponibilita' con una minor quantita' totale di farmaco impiegato, in minor tempo, in una concentrazione locale superiore, e con una maggior durata dell'azione farmacologica, senza praticamente effetti collaterali sistemici, non coinvolgendo altri tessuti sani, ricordando che ogni sostanza e' un veleno ed e' soltanto "la giusta dose" che differenzia un farmaco da un veleno. (- F. BATTISTELLA - M. RINALDI - F. ZELIOLI -EURO MEDICAL SPORT CENTER, LEGNANO) W&L. Mesoderm e' un dispositivo che permette attraverso bioimpulsi controllati (sistema C.D.R.) di trasportare transdermicamente principi attivi ad alto peso molecolare negli spazi interstiziali cellulari.

Una tecnica innovativa che consente di intervenire in modo efficace e assolutamente indolore.